25-1-2004. Giorgio Di Centa analizza con lucidità il suo secondo podio in carriera nella Coppa del Mondo. La curiosità degli appassionati è rivolta a quei 5 chilometri dal traguardo, quando il friulano si trovava in compagnia di Anders Aukland in testa alla prova e ha deciso di fermarsi per sciolinare i suoi sci all’inizio della salita che storicamente decide il vincitore, una mossa che il suo avversario non ha attuato.
Il carabiniere ha accusato così una quindicina di secondi di svantaggio che non è più stato in grado di recuperare, ma in lui prevale la soddisfazione per il risultatoraggiunto che non lascia spazio ad alcun rammarico.
“Molti mi chiedono se la mia sia stata una scelta giusta ed io rispondo positivamente – si difende Di Centa -. Ho speso tantissime energie per recuperare lo svantaggio sui fratelli Aukland di metà percorso, andavo forte nei piani e sono arrivato sull’ultima salita stanco di braccia. Così ho preferito fermarmi per sciogliermi un attimo e badare a difendere la posizione dall’assalto dell’altro Aukland. I norvegesi si sono rivelati fortissimi, l’unico appunto che devo farmi è l’essere rimasto staccato a metà gara e ho sprecato energie eccessive per tornare sul gruppo di testa, energie che sarebbero servite per lo sprint conclusivo“.
