FONDO- Le Sprint saranno meno decisive per la classifica generale di CdM

10-6-2004. Gaetano Coppi, presidente FISI, è stato riconfermato nella carica di Consigliere della Federazione Internazionale Sci (FIS). La riconferma di Coppi nella massima assise internazionale è un ulteriore riconferma del buon lavoro svolto negli anni trascorsi dalla Federazione Italiana presso gli organismi FIS. E’ stato riconfermato anche Guido Zampieri nella carica di revisore dei conti.

Due le novità tecniche che riguardano lo sci alpino e il fondo. Nasce, nello sci alpino, il Campionato del mondo a squadre, la cui prima edizione si disputerà a Bormio, il 13 febbraio del 2005. Al Campionato del mondo a squadre potranno partecipare un minimo di 4 atleti e un massimo di 6 per nazione, che si contenderanno il titolo nell’ambito di 4 gare: il superG maschile e quello femminile, una manche di slalom maschile e femminile. Tutto nel corso di una giornata e sulla stessa pista. Ad ogni gara potranno prendere parte un massimo di 2 atlete e 2 atleti per gara. Si tratta di una première assoluta, che assegnerà il titolo di Campione mondiale a squadre al team che realizzerà il tempo complessivo minore. E ancora una volta sarà l’Italia, Bormio in particolare, a battezzare la gara.


Altra novità, nel fondo. Le gare Sprint nel calendario 2004-2005 saranno 8 e non 10 – come era stato paventato negli scorsi mesi – e soprattutto non conteranno per intero nella classifica individuale valida per l’assegnazione della Coppa del mondo. L’escamotage approvato dalla Federazione Internazionale trova una mediazione tra le divergenti posizioni in seno al consiglio. In pratica, ogni atleta potrà tener valido il numero di migliori risultati ottenuti nelle Sprint pari alla metà delle gare di distanza disputate. Al massimo, però, potranno essere validi 6 risultati nelle Sprint. Un esempio: se un atleta parteciperà a 10 gare di distanza potrà tener validi i 5 migliori risultati nelle gare Sprint. Un po’ complicato, ma di chiaro significato: uno specialista delle Sprint non potrà vincere la Coppa del mondo senza prendere parte anche alle gare di durata. Non si creerà più, quindi, una situazione come quella che mise a confronto lo scorso anno la nostra Gabriella Paruzzi con la norvegese Marit Bjoergen. In conclusione, ed è ben scritto nelle norme appena approvate dalla FIS, si riconferma il principio che il fondo è e rimane sport di durata e di fatica e che le Sprint ne costituiscono un aspetto senz’altro spettacolare, ma non sufficiente a giustificare la conquista di una Coppa del mondo.