Riceviamo dall’US Aldo Moro e volentieri pubblichiamo.
E’ passato esattamente un mese dal tragico 29 ottobre 2018 che ha messo in ginocchio gran parte della montagna carnica.
La Pista di Fondo Laghetti di Timau è stata devastata dalle imponenti piogge e dalle paurose trombe d’aria.
Fin dal primo giorno successivo alla devastazione tutti si sono messi di gran lena a trovare una via d’uscita. Allo stato attuale l’obiettivo è quello di ripristinare il tracciato di 3 chilometri, che corrisponde al tratto illuminato della pista. Purtroppo al momento è impossibile realizzare altro, vista la devastazione.
L’impegno del Comune di Paluzza, suffragato dalla Regione e dalla Protezione Civile, sta consentendo di realizzare questo piccolo sogno.
Purtroppo il gran numero di volontari che si sono messi a disposizione per collaborare, non può essere utilizzato per un ripristino che può essere realizzato esclusivamente da grossi mezzi pesanti per il movimento terra e da ditte altamente specializzate per il taglio degli alberi che si sono spezzati o sono caduti in tratti impervi, poco accessibili e spesso molto pericolosi per l’intervento dell’operatore.
Con grande velocità i lavori stanno procedendo e di giorno in giorno si vedono i risultati. Abbiamo poco tempo per l’arrivo della neve, ma tutti sono impegnati nel ripristino.
Tra le maggiori negatività, segnaliamo la completa indisponibilità del principale impianto di innevamento che copriva il 70% del tracciato di tre chilometri. Rimane operativo esclusivamente il piccolo impianto della zona di partenza che consente di erogare neve con un solo generatore.
La bella notizia è che si è già iniziato a sparare neve…. è già qualcosa.
L’Aldo Moro, come gestore degli anni scorsi, il nuovo gestore ed il Comune di Paluzza, stanno dando il massimo per permettere agli appassionati di usufruire della pista e si stanno impegnando per predisporre un tracciato adeguato per coloro che in questi anni hanno calcato, con gli sci e non solo, i tracciati dei Laghetti.
Se riusciamo a ripartire, vi aspettiamo tutti!
Per l’intero ripristino della pista ci attendiamo una progettazione intelligente, tale da recuperare un sito straordinario e di fondamentale importanza per la vita sportiva della Carnia.